dentro
questi
specchi
Tributo a Faust'O Rossi
Crac Edizioni
(...) Fausto Rossi è un cantante spigoloso.
Lo è fisicamente, con quel volto pieno di angoli da ogni prospettiva lo si guardi.
Lo è ancora di più discograficamente, con una produzione che in termini medici verrebbe annotata come schizofrenica:
33 giri dal carattere cantautorale new wave seguiti da dischi solo strumentali, album di elettronica minimale nei quali ci si imbatte,
all'improvviso, in una (singola) canzone quasi melodica.
Che razza di criterio è questo? In verità non si tratta di criterio, la domanda è sbagliata.
Qui si tratta di percorso, individuale, artistico, più probabilmente umano.
E si sa cosa avviene quando qualcuno sceglie di percorrere la propria strada:
si possono condividere tratti di percorso, ci si può perdere di vista,
ci ritrova più avanti nel cammino con rinnovato entusiasmo o il sottile sospetto creato dalla distanza.
Che nel 2008 esca un album tributo a un artista schivo come lui mi sembra un ottimo segnale,
la prova tangibile che certi tortuosi e isolati percorsi artistici riescano a lasciare scie più luminose
di tante autostrade musicali a tre corsie, e tutte vuote. (...)
Matteo B. Bianchi
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Recensioni di DQS (Versione 2008):
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MUCCHIO SELVAGGIO
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